Auguri di Buon Natale 2013 e felice 2014


A tutti gli amici di Arch.In.Geo;

a tutti coloro che navigano con piacere tra le pagine del nostro Blog trovandolo molto interessante;

a chi passa solo per caso o per semplice curiosità;

buonefeste

A TUTTI GIUNGANO I NOSTRI PIU’ CALOROSI AUGURI DI UN SERENO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO

Buon Natale 2012 e Felice 2013


A tutti coloro che anche in questo 2012 ci hanno seguito con più o meno interesse;

a coloro che attivamente hanno partecipato ed offerto il loro contributo;

a chi ci ha fatto domende, a chi ci ha fornito risposte, a chi ci ha semplicemente fatto dei complimenti o ci ha fornito validi suggerimenti;

a tutti coloro che con il loro contributo ci hanno aiutato ad ottenere degli ottimi risultati di gradimento

a tutti voi un calorosissimo

GRAZIE

ed i più sinceri AUGURI di

BUON NATALE

e

FELICE ANNO NUOVO

E poichè a Natale è usanza consolidata volgere il proprio pensiero a tutti (buoni e cattivi), volgo il mio pensiero anche a chi:

  •  prima ci ha detto che non dovevamo più pensare al posto fisso ma abituarci alla precarietà del rapporto di lavoro e poi ci ha messi sulla strada con un solo calcio nel culo;
  • ci ha prima invogliati ad accendere mutui per l’acquisto di una nuova abitazione e poi ci ha messo su l’IMU;
  • dovrebbe salvaguardare il nostro territorio ed invece ne fa merce di scambio;
  • continua a tagliare tutto restando comodamente seduto sulla sua poltrona d’oro;
  • è pronto a fare del popolo carne da macello pur di mantenere alti i propri privilegi;

a tutti costoro un sincero, sentito, cordiale e profondo

VAFFANCULO

vaffa

che esplode direttamente dal più profondo dell’anima. Che il 2013 sia per voi l’inizio dei più atroci incubi che ha vissuto chi da voi e dal vostro modo di intendere la politica è stato profondamente umiliato, danneggiato, mortificato, disprezzato ed abbandonato. Possa per tutti voi avverarsi la profezia dei maia almeno dal punto di vista sociale.

Buon Natale ed un felice e sereno 2012


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GRAZIE

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BUON NATALE

e

FELICE ANNO NUOVO

E poichè a Natale è usanza consolidata volgere il proprio pensiero a tutti (buoni e cattivi), volgo il mio pensiero anche a chi:

  •  prima ci ha detto che non dovevamo più pensare al posto fisso ma abituarci alla precarietà del rapporto di lavoro e poi ci ha messi sulla strada con un solo calcio nel culo;
  • ci ha prima invogliati ad accendere mutui per l’acquisto di una nuova abitazione e poi ci ha messo su l’ICI;
  • dovrebbe salvaguardare il nostro territorio ed invece ne fa merce di scambio;
  • continua a tagliare tutto restando comodamente seduto sulla sua poltrona d’oro;
  • è pronto a fare del popolo carne da macello pur di mantenere alti i propri privilegi;

a tutti costoro un sincero, sentito, cordiale e profondo

VAFFANCULO

vaffa

che esplode direttamente dal più profondo dell’anima. Che il 2012 sia per voi l’inizio dei più atroci incubi che ha vissuto chi da voi e dal vostro modo di intendere la politica è stato profondamente umiliato, danneggiato, mortificato, disprezzato ed abbandonato. Possa per tutti voi avverarsi la profezia dei maia almeno dal punto di vista sociale.

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Brunetta insulta i precari, Celardo esige dimissioni immediate


Visto che in questo schifosissimo paese i rappresentanti del popolo fanno di tutto fuorchè il compito per il quale sono stati messi lì dove si trovano, cioè cercare almeno di apparire come soggetti aperti all’ascolto ed alla ricerca di soluzioni ai tanti problemi (o almeno i più importanti) che pesano sulle spalle di grosse fette di popolazione, non posso fare a meno di pubblicare questo articolo che ho letto e che mi è piaciuto molto.

FONTE: Italynews.it

Roma – “La mia è una condanna totale e assoluta, siamo di fronte ad un atto gravissimo di imperdonabile irresponsabilità, non solo per  un ministro, ma per un qualsiasi politico o cittadino. Nessuno si può e si deve permettere di insultare così dei giovani che vivono una condizione drammatica, in un paese economicamente allo sbando, abbandonato politicamente. Questo Governo, due giorni fa, ha avuto 28 milioni di schiaffi, Brunetta rappresenta la feccia della politica italiana, non mi prendo paura di dirlo pubblicamente rischiando una querela, perché un ministro della Repubblica non deve permettersi di insultare dei Continua a leggere

Berlusconi: “Stop ruspe a Napoli, basta demolire case”


Ma la Lega frena: “Niente illegalità, prima ne parli con noi”

FONTE: TGcom
19:37 – Nel comizio di chiusura della campagna elettorale che si terrà domani a Napoli sarà annunciato un provvediemnto che sospenderà l’abbattimento di case abusive “fino alla fine dell’anno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante un intervento alla radio Kiss Kiss Napoli. Il ministro Calderoli però frena: “La Lega non accetta zone franche nel Paese. Prima il premier ne deve parlare con noi”
Per quanto riguarda gli abbattimenti case abusive – ha annunciato il premier – ho già pronto, e lo farò vedere nel mio incontro di domani con i cittadini, un provvedimento che sospenderà gli abbattimenti e ci darà il tempo necessario per valutare serenamente il problema in vista di una definitiva soluzione”.
Il provvedimento, ha spiegato Berlusconi, prevede “la sospensione degli abbattimenti fino alla fine dell’anno e quindi avremo il tempo per rimediare a questa situazione insostenibile”.Calderoli: “Prima ne parli con la Lega”
”Sicuramente Berlusconi dovra’ parlarne anche con la Lega”. Cosi’ il ministro della Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, commenta l’ipotesi rilanciata dal presidente del Consiglio di un Continua a leggere

Buona Pasqua 2011


Che la serenità ritrovi posto nei nostri cuori.

A tutti

BUONA PASQUA 2011

Condono Edilizio: nuova ipotesi di riapertura


Alcuni emendamenti al Decreto Milleproroghe ripresenterebbero i contenuti del DL Sarro dello scorso anno.
FONTE: Lavorincasa.it

Il Decreto cosiddetto Mille Proroghe, al secolo Ddl 225/2010, è uno strumento legislativo con cui il Governo periodicamente aggiorna le priorità relative alle disposizioni ed agli interventi in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie; per sua natura, è una sorta dicalderone in cui confluiscono proposte ed idee interessanti e di natura  molto differente, così come vengono inseriti, spesso, emendamenti che possono servire ad accontentare alcuni settori dell’elettorato dell’una o dell’altra forza politica.

Uno degli argomenti più controversi, che periodicamente fa la sua comparsa in maniera palese oppure parzialmente velata, è  la riapertura del Condono Edilizio, iniziativa molto apprezzata da alcune parti della popolazione (gli abusivisti, principalmente) ed osteggiata fortemente da chi, invece, si preoccupa del rispetto dell’Ambiente e crede che le Leggi Urbanistiche esistano per garantire pari diritti di godimento del Territorio per tutti.

Non dimentichiamo che nel corso del 2010questo argomento è stato portato ripetutamente all’attenzione dei lavori parlamentari e della cronaca, in particolare con il DL Sarro, dal nome del suo primo firmatario, che aveva in maniera esplicita cercato di riaprire i termini di efficacia della Legge 326/2003 per la Regione Campania, sulla scorta di un ragionamento che fondava le sue motivazioni sulle forti proteste popolari per gli abbattimenti ad Ischia e sulla disparità di trattamento generata dall’allora Legge Regionale della Campania, che limitava il campo d’azione delle Legge Nazionale del terzo Condono.

Come sappiamo il DL Sarro non ebbe seguito, perchè fortemente combattuto dalle forze di opposizione e da una grossa fetta dell’opinione pubblica, particolarmente critica verso quella parte del DL che prevedeva lo stop alle demolizioni, conseguenti a sentenze passate in giudicato, anche in zone, come l’Isola d’ischia, sottoposte a vincoli di natura paesaggistica ed esposte a rischio idrogeologico.
Successivamente a questa iniziativa, qualche mese dopo, alcuni emenCostruzionidamenti presentati dalSenatore Pdl Paolo Tancredi alla manovra Finanziaria allora in corso di approvazione riproponevano l’idea della riapertura dei termini della Legge 326/2003, estendendolo ad abusi commessi in zone protette, nonché prevedendola per alcuni abusi entro il 20% dell’esistente e non oltre i 100 mq, purché paesaggisticamente compatibili; anche questa proposta, subito criticata da più parti, fu rapidamente estromessa dal Governo.

La notizia che, nell’ambito della discussione parlamentare per l’approvazione del Nuovo Decreto Mille Proroghe, siano stati presentati, da un gruppo di Senatori del Pdl tra i quali ci sarebbe ancora il Senatore Sarro, alcuni emendamenti che mirerebbero ad inserire nuovamente una forma di Condono, o più specificatamente di riapertura dell’ultimo Condono edilizio, è subito diventata argomento di  pubblico dibattito, perchè relativa, ancora un volta, ad immobili che ricadrebbero in aree tutelate e sarebbe aperta anche a coloro che hanno già avuto respinta la precedente richiesta di sanatoria.

Le iniziative contenute negli emendamenti citati contengono anche alcune proposte di modifica del Testo Unico dell’Edilizia, in particolare introducendo la possibilità, per le Amministrazioni Locali, di destinare immobili sequestrati all’edilizia sociale, a canone concordato, purché siano verificate le condizioni statiche ed igienico sanitarie degli edifici in oggetto, prevedendo anche la possibilità di istituire un diritto di prelazione per coloro che occupavano i fabbricati abusivi al momento della confisca e siano in condizioni di disagio abitativo.

Una delle reazioni più dure e motivate è quella del Consiglio Nazionale degli Architetti, che in un comunicato stampa ufficiale, pubblicato sul proprio sito istituzionale lo scorso 28 Gennaio, invita apertamente il Governo al ritiro degli emendamenti in oggetto. In particolare il CNAPPC giudica tali proposte una resa dello Stato di fronte ad atti illeggittimi e particolarmente inaccettabile perchè non vi sono interessi pubblici reali e superiori che giustifichino scelte di questo tipo, che già in passato si sono rivelate dannose per il Territorio. Il Comunicato Stampa termina, infine, con uno specifico riferimento al fatto che un nuovo condono andrebbe in contrasto con i dettami costituzionali di cui all’art. 9 della Costituzione repubblicana.

Le ultimissime notizie, del 1 febbraio u.s., ci dicono che gli emendamenti, così come sono stati presentati, sono stati ritenuti inammissibili nella seduta congiunta delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio perchè non in correlazione con i provvedimenti contenuti nel Mille proroghe. C’è da aspettarsi, in ragione della motivazione che ha causato la non ammissibilità,  che gli stessi emendamenti saranno quasi certamente ripresentati in forma differente per provare a farli rientrare nell’approvazione del Ddl 225/2010.

Condono edilizio nascosto nel decreto Milleproroghe


Legambiente: “Ennesima colata di cemento, uno schiaffo alla legalità e ai cittadini onesti”. L’emendamento nascosto ieri nel decreto mille proroghe concede la possibilità di presentare, entro il 31 dicembre 2011, la domanda di sanatoria per gli abusi edilizi edificati fino al 2003.

FONTE: http://www.alternativasostenibile.it

“Per l’ennesima volta si tenta di nascondere il condono edilizioall’interno di un decreto omnicomprensivo per fare un bel regalo alla criminalità organizzata. Grazie a questo escamotage, infatti, non solo si potranno condonare gli abusi costruiti entro il 2003, ma ci sarà nuovamente una corsa alcemento illegale di cui l’Italia è già pericolosamente satura”.
E’ questo il commento di Sebastiano Venneri, vicepresidente diLegambiente all’emendamentonascosto ieri nel decreto mille proroghe che concede la possibilità di presentare, entro il 31 dicembre 2011, la domanda di sanatoria per gli abusi ediliziedificati fino al 2003.

“In un Paese ad alto rischio idrogeologico e fragilità sismica, non è certo questa l’edilizia di cui Continua a leggere

Auguri di Buon Natale 2010 e felice 2011


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ORTA DI ATELLA: città abusiva?


Di certo, chiunque nei miei panni avrebbe immediatamente scritto C.V.D. (ossia Come Volevasi Dimostrare), e poichè sono uno come tanti, lo faccio immediatamente. Come Volevasi Dimostrare, le vecchie e nuove amministrazioni, vecchi e nuovi tecnici ed addetti alla tutela del territorio, non riescono a vedere questa enorme trave conficcata proprio dritta nei loro occhi; ed ecco che ancora una volta si rilegge tra le pagine dei quotidiani locali e stavolta (nonostante non si sia scoperta l’acqua calda ma trattasi di un sequestro preventivo identico ai precedenti) anche nel notiziario regionale (TG3 Campania). Non c’è bisogno di una sfera magica, di incantatori di serpenti, di stregoni od indovini per capire che ad Orta di Atella c’è qualcosa di enormemente anomalo legato al fenomeno edilizio.

E’ più che sufficiente l’analisi di due elementi chiave:

1) Il numero di lottizzazioni approvate; Infatti, nonostante l’enorme fenomeno di espansione edilizia che si è rilevato negli ultimi 10 anni, non vi sono, (o meglio non sono a conoscenza dell’esistenza di) piani di lottizzazione approvati ed attuati in via definitiva;

2) l’enorme diferenza tra l’aumento di popolazione prevista dal vigente PRG e quella effettivamente verificatasi.

Sono anni ormai, che dalle nostre pagine continuiamo a ribadire questi elementari concetti, (Basta cliccare nella sezione “Ota di Atella” e scorrere tutti gli articoli per verificare che il primo addirittura risale all’ormai lontano aprile 2007) sono anni che continuiamo a mettere in guardia quanti intendono acquistare casa dal non cadere nell’incauto acquisto (Vedi i recenti commenti a questo articolo); sono anni che veniamo per questo emarginati, esiliati, boicottati, insultati, degradati, feriti nell’orgoglio, additati come coloro che sono contro il progresso (o meglio presunto tale), come cloro che vedeno buio dapertutto.

A tutto questo, alla luce anche di quanto sta balzando agli onori della cronaca non più solo locale, non possiamo che, innanzitutto essere solidali nei confronti di chi ha INCAUTAMNTE acquistato uno di questi appartamenti e poi, rispondere a chi, evidentemente si è fidato (o servito?) di tecnici dalle dubbie capacità professionali, con voce grossa e fiera: “E’ ORMAI EVIDENTE CHE I VOSTRI (PRE)GIUDIZI NEI NOSTRI CONFRONTI ERANO SBAGLIATI POICHE’ NOI AVEVAMO PIENAMENTE RAGIONE COME DIMOSTRANO I FATTI”.

Purtroppo, però, questo non basta per salvare le sorti di un paese ormai divenuto ABUSIVO. In questo caso sì che ci sarebbe bisogno di una potente bacchetta magica, di un abile stregone per ridare a questo territorio la dignità di poter essere definito a misura d’uomo (e pensare che qualcuno ingenuamentelo vedeva addirittura a misura di bambino)

Si riparte: ricerca sostenitori


Cari amici di Arch.in.geo,

come oramai consuetudine, anche quest’anno il primo di Ottobre, si riparte con una nuova stagione che, sebbene caratterizzata da una crisi veramente profonda e dannatamente devastante, ci auguriamo possa portarci a raggiungere obbiettivi sempre più ambiziosi ed i traguardi che per il momento vivono solo nei nostri sogni.

Riapriamo con un appello rivolto a tutte le società, le aziende ed i liberi professionisti che volessero pubblicizzare le proprie attività e/o i propri prodotti/servizi sulle nostre pagine, contribuendo a sostenere il tempo e gli studi di cui abbiamo bisogno per proporre articoli ed informazioni sempre aggiornate, precise ed al passo con i tempi.

In caso di interesse, vi invito a scrivere direttamente a:

archingeo@hotmail.it

oppure

villanofrancesco@gmail.com

nel ringraziare tutti anticipatamente, vi invito a visitare con assiduità le nostre pagine.

A tutti Buon Lavoro

Il primo premio alla D’Addario: ottiene l’autorizzazione edilizia


Cari amici, visto che l’estate è iniziata, e che il gossip sta diventando quasi il simbolo della bella stagione, vi propongo questo bel articolo di Francesco Cramer che, a mio parere, è sintomatico del decadimento in cui sta piombando l’Italia del 3° millennio.

FONTE: Il giornale.it

Roma – Un premio alla guêpière. Alla fine ha vinto lei, Patrizia D’Addario, la escort più famosa del mondo, quella che ha fatto traballare il Palazzo, sbriciolare un matrimonio, alimentare sospetti e pruderie; quella che ha azionato il tasto «rec» per confezionarsi prove, per mesi diventata icona di sinistra perché in grado, si pensava, di far sloggiare Berlusconi da Palazzo Chigi; quell’arma biondo platino e dalle curve sinuose, spunto per la tiritera delle dieci domande e del premier sultano; quella regina del gossip diventata perfino star, flash al festival di Venezia, un libro, un cd, sfilate e serate à gogo, alla fine ce l’ha fatta. Ha trionfato visto che ha sempre detto di aver fatto quello che ha fatto soltanto per un’«oliata». Voleva superare l’ostacolo di una pratica edilizia che non c’era verso di sbloccare: adesso quella barriera non c’è più. Il comune di Bari, retto dal piddino Michel Emiliano, ha sciolto le riserve: via libera alla pratica D’Addario.
Accompagnatrice d’alto bordo reinventatasi imprenditrice col pallino di fare l’albergatrice, la signora era rimasta impigliata negli ingranaggi della burocrazia del capoluogo pugliese. Un terreno di periferia, un rustico, l’ossessione di costruire un residence. Ma il suo fascicolo rimaneva lì, bloccato, privo del timbro perché senza permessi giusti. Gli uffici comunali le sbattevano in faccia «niet» uno via l’altro: progetto non in sintonia con il piano regolatore. Trafile con gli architetti, scadenze, altre richieste e altri intoppi: niente da fare, se non si può non si può. È stato così che, a differenza di un signor Bianchi o Rossi, la signora D’Addario ha scelto la scorciatoia, l’aiutino, il jolly. Disse più volte che ne aveva parlato anche a Continua a leggere

Lembo: «Fermare le demolizioni vanificherebbe tutti i nostri sforzi»


La Procura di Santa Maria Capua Vetere: no alla richiesta di Zinzi di bloccare gli abbattimenti

FONTE: Corriere del Mezzogiorno.it

CASAERTA – Sono più di diecimila i fascicoli aperti nell’ufficio demolizioni della Procura di Santa Maria, derivanti da sentenze passate in giudicato e con un’ordinanza di abbattimento già emessa. Ma, a sentire gli addetti ai lavori, per farsi un’idea più rappresentativa della dimensione del fenomeno dell’abusivismo edilizio in provincia di Caserta, quella cifra va moltiplicata almeno per cinque. Basti pensare che nella sola Orta di Atella sono più di cinquemila le abitazioni abusive. E 1.340 a San Cipriano d’Aversa. Mille a Marcianise. Nessuno sa quante — ma almeno cinquemila — a Pantano di Baia Domizia. Per fortuna da un paio d’anni a questa parte il fenomeno aveva cominciato ad essere bruscamente contrastato proprio dalla Procura di Santa Maria, non a caso l’unica ad essere citata nell’ultimo rapporto di Legambiente.

Sono numerose le demolizioni già effettuate, anche in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto con la Prefettura e la Regione. Ed altre 800 sono in cantiere. Ma, venerdì scorso, il neoletto presidente della Provincia, Domenico Zinzi ha annunciato di aver chiesto al presidente del Senato, Renato Schifani, la riproposizione di un provvedimento per sospendere gli abbattimenti, «in attesa che si possa legiferare riaprendo i termini del condono edilizio del 2003». Un provvedimento, insomma, simile a quello presentato da alcuni parlamentari del Pdl, tra cui il casertano Carlo Sarro, e respinto nei giorni scorsi con una pregiudiziale di costituzionalità sostenuta anche dall’Udc, il partito di Zinzi (che nell’occasione, però, era assente dal voto). Che ne pensano in Procura? «Una norma mirante a sospendere indiscriminatamente tutte le demolizioni ci vedrebbe fermamente contrari, perché vanificherebbe i nostri sforzi», afferma il procuratore capo, Corrado Lembo. Il quale, tuttavia, si mostra meno perentorio rispetto ad un’ipotesi limitata al cosiddetto abusivismo di necessità, che tenesse fuori — oltre alle aree vincolate o demaniali — le grandi speculazioni e le seconde abitazioni.

«Sarebbe quanto meno un po’ più sostenibile — osserva Lembo— anche se resterebbe ovviamente una scelta della politica. D’altro canto, anche noi in Procura abbiamo dovuto per forza di cose, e carenza di fondi, adottare un criterio di priorità nelle demolizioni: prima le speculazioni camorristiche, gli edifici nelle zone vincolate, quelli a rischio di crollo; e poi gli altri». Più drastico, Donato Ceglie, coordinatore della sezione reati ambientali e dell’attività di abbattimento: «Un provvedimento del genere calpesterebbe uno dei principi fondamentali del diritto moderno, perché annullerebbe la sanzione prevista per una violazione, assicurando l’impunità per via legislativa. E’ un messaggio sbagliato. Stavamo riuscendo, con fatica e con equilibrio, ad imporre la cultura della legalità in vaste aree del territorio. La consapevolezza di andare incontro, ineluttabilmente, ad una demolizione in danno, stava infatti inducendo molti proprietari degli immobili abusivi a preferire l’autodemolizione, meno onerosa economicamente. Poi è bastato il solo annuncio di nuovo possibile condono da parte de governo, perché il fenomeno dell’abusivismo riprendesse vigore».

Pietro Falco
14 giugno 2010

Campania: Più di 12mila occupati in meno nel settore edilizia


FONTE: Denaro.it
L’Osservatorio Feneal Uil: 2o1o anno nero. Il volume d’affari in calo di 306 mln

In tempi di crisi l’anno nero è sempre quello successivo. Come per l’edilizia, che secondo l’Osservatorio sulle aree metropolitane del sindacato Feneal Uil in Campania perderà 12 mila posti di lavoro alla fine del 2010 e registra un calo del volume di affari di 306 milioni di euro nel confronto tra gennaio di quest’anno e lo stesso periodo del 2009. Non va meglio in ambito nazionale dove nei primi mesi dell’attuale stagione 126 mila lavoratori del comparto edilizio hanno perso la propria occupazione. Prolungamento della cassa integrazione, sostegno agli enti locali per la realizzazione di piccole opere e più credito alle Pmi le misure che Feneal Uil indica come necessarie per uscire dalla crisi.

Enzo Senatore

Un’analisi spietata. Ma non inattesa. Il settore edilizio in Campania va male, anzi peggio. Lo evidenzia il rapporto dell’Osservatorio sulle aree metropolitane del sindacato Feneal Uil secondo cui in Campania alla fine del 2010 altre 12 mila persone perderanno il posto di lavoro. “Ormai è da tre anni a questa parte che i dati peggiorano sempre -evidenzia Andrea Lanzetta, neosegretario generale della Feneal Uil Campania – e anche se in termini di regolarizzazione del settore la situazione è migliorata il contesto generale rimane negativo”.
In Campania va male anche il volume d’affari generato dalle gare di appalto, che registra una perdita netta di 306 milioni tra gennaio 2009 e gennaio 2010. “Questo dato e quello sull’occupazione -sottolinea Lanzetta- rappresentano la fotografia esatta dello stato del settore edilizio in Campania, è necessario agire immediatamente per garantire una ripresa immediata o perlomeno a media scadenza”.
Il problema principale sembra risiedere nel rapporto con le amministrazioni pubbliche e le banche. “Il patto di stabilità -rivela il segretario generale di Feneal Uil Campania- restringe il campo d’azione degli enti locali, servono procedure per velocizzare l’avvio dei lavori relativi alle piccole opere e anche un meccanismo più veloce di pagamento perché i tempi ormai si sono dilatati troppo”. Quanto al rapporto con gli istituti bancari Andrea Lanzetta osserva che “i vincoli di Basilea 2 non aiutano a generare un meccanismo di sostegno delle banche nei confronti delle Pmi del comparto edilizio”. Sotto accusa finisce anche la manovra finanziaria. “I tagli penalizzano in qualche modo l’edilizia perché manca una logica di sviluppo -aggiunge Lanzetta- forse si dimentica che questo segmento dell’economia ha sempre svolto una funzione di contrasto alla crisi”. Sul fronte occupazionale non va meglio nel resto d’Italia visto che la stima nazionale evidenzia una possibile perdita di 126 mila posti nel 2010.

GLI INVESTIMENTI

In calo rispetto al 2009 il flusso finanziario destinato all’edilizia. Il rapporto della Feneal Uil evidenzia una flessione del 10,8 per cento in relazione alle nuove costruzioni con punte del 14,1 per cento quando si parla di abitazioni residenziali e del 14,4 per cento se le strutture sono private e non residenziali. Gli investimenti nelle costruzioni pubbliche nel 2010 calano del due per cento mentre nel complesso il trend negativo si attesta su livelli del 5,8 per cento. E’ comunque meglio rispetto al 2009, quando c’era stata una flessione del 9,9 per cento rispetto all’anno precedente. Ciò significa che il 2010 fa registrare una timida fiducia anche se però continuano a mancare i fondi per costruire.

LE COMPRAVENDITE

Nel 2009 in Italia sono state effettuate 752 mila compravendite immobiliari, il dato peggiore dal 1998. La flessione rispetto al 2008 raggiunge livelli dell’11,3 per cento.
Un dato critico che si ripercuote anche sull’attività delle agenzie immobiliari, costrette al ridimensionamento o alla chiusura. Nelle grandi città, di cui Napoli fa parte, gli affari immobiliari vanno giù del 9,9 per cento nel rapporto tra 2009 e 2008 mentre nelle città della cosiddetta media Italia come Avellino, Benevento, Caserta e Salerno la flessione arriva al 9,8 per cento.

LE SOLUZIONI

La Feneal Uil propone innazitutto il prolungamento di sei mesi della cassa integrazione. Poi misure urgenti di sostegno agli enti locali per avviare i lavori delle piccole opere e aiuti alle Pmi del settore edilizio da parte delle banche attraverso una linea di credito speciale.
Dall’Esecutivo il sindacato attende misure per la gestione del patrimonio invenduto mentre alle imprese chiede di innovare mediante la cessione del know-how, l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia e la predisposizione di nuovi modelli di offerta.
Le ricette del sindacato
– prolungare la cassa integrazione per altri sei mesi
– urgenti politiche di sostegno agli enti locali finalizzate alla messa in cantiere di piccole opere
– sostegno alla piccola e media imprese in termini di tenuta dei rapporti con il sistema bancario
– avviare un processo di innovazione che ridisegni il modello di offerta edilizia.

Per rilanciare il mercato dell’edilizia, secondo la Uil, occorrerebbero, tra l’altro, politiche di sostegno agli enti locali per la messa in cantiere delle piccole opere e sostegno alle Pmi per l’accesso al credito