Napoli: Condono edilizio proroga di un anno il Comune incasserà undici milioni


Fonte: Il Mattino.it

NAPOLI – Condono edilizio, arriva l’ottava proroga in cinque anni per la sanatoria degli immobili abusivi costruiti nella città di Napoli: dopo i sette provvedimenti ordinati dalle precedenti amministrazioni a partire dal 2007, anche la giunta di Luigi de Magistris dispone una dilazione dei tempi per la presentazione delle documentazioni di condono.

Di cosa si tratta? È presto detto: il Comune di Napoli ha circa 85mila richieste di condono accatastate nel corso degli anni, consentite da varie leggi dello Stato: la prima risale al lontano 1985, ovvero 27 anni fa. Poi c’è il condono del 1994 (18 anni fa); quello del 2003 (9 anni) e infine la sanatoria datata 2004. Da quando sono state modificate le procedure ed è possibile presentare anche delle autocertificazioni (è la cosiddetta «procedura semplificata») di richieste all’Ente ne sono giunte oltre 53mila e sono stati emessi 30mila permessi di costruzione in sanatoria.

E per il Comune tutto ciò ha rappresentato una vera e propria manna economica: grazie ai diritti di segreteria e alle imposte per costruzione sono stati incassati ben 92 milioni di euro, 10 dei quali nel solo 2011 (se ne prevedono circa 11 per quest’anno).
Il problema è che molti incartamenti sono ancora da vagliare: si parla di circa 20-23mila fascicoli che attendono aggiornamenti o variazioni. Di qui la decisione dell’assessore all’urbanistica Luigi De Falco, di disporre una nuova proroga dei termini per le autocertificazioni necessarie: dunque la data ultima di presentazione dei modelli di autocertificazione slitta al 31 dicembre 2012. Conseguentemente slittano di un anno (2013) il rilascio dei provvedimenti di costruzione in sanatoria e di quattro anni i controlli a campione (2016). Il Comune ha anche ordinato il rincaro del 10 per cento dei diritti di segreteria: si va dai 121 euro per i certificati in materia urbanistico-edilizia, ai 440 euro per le varianti di costruzione fino ai 1.320 euro per i permessi di costruire manufatti con un valore superiore ai 5mila euro. Questi oneri dovuti potranno essere eventualmente rateizzati dai cittadini che ne faranno richiesta.

Sull’accelerazione delle pratiche del condono il Comune punta molto: sia, come già detto, perché nel corso degli anni si sono dimostrate una importante fonte d’incasso per le civiche casse, sia perché è necessario dare risposta ai cittadini che avvalendosi di una legge chiedono ora legittimamente risposte alle loro istanze. Nello scorso mese di dicembre la giunta di Luigi de Magistris ha avviato il progetto di una task force con incentivi di risultato destinata agli impiegati incaricati di vagliare le carte. Si tratta di un pool costituito da 16 dipendenti che avranno il compito di licenziare pratiche di immobili su zona vincolata. Procedure per le quali occorre il parere della commissione locale per il Paesaggio nonché l’autorizzazione paesaggistica che arriva non prima di un parere vincolante della Soprintendenza ai beni ambientali.

Per svolgere questo lavoro Palazzo San Giacomo ha previsto l’impegno di architetti, ingegneri e geometri, provenienti dagli uffici Edilizia privata, Pianificazione urbanistica e Sicurezza abitativa, che opereranno “al di fuori dell’orario di servizio”. Per le istanze di condono ordinarie ci sono invece 46 persone, 15 delle quali impegnate permanentemente sul progetto Condono, mentre il resto del personale “a supporto” per accelerare il tutto. L’Amministrazione partenopea ha disposto un meccanismo di incentivi con un budget di circa 300mila euro, suddiviso a seconda della categoria professionale: si va dai 21 ai 34 euro al giorno per i lavoratori che dovranno dimostrare coi fatti (cioè col numero di pratiche correttamente licenziate) di aver dato un contributo al raggiungimento del risultato, vale a dire la chiusura di una lunga fase durata decenni.

Martedì 07 Febbraio 2012 – 13:10