L’edilizia punta sugli smart building, il business delle ristrutturazioni


(Il Ghirlandaio) Roma, 18 nov.

casettaL’industria dell’edilizia ci ha messo una pietra sopra, almeno per il momento. Impossibile continuare a puntare sulle nuove costruzioni con un mercato delle compravendite asfittico, meglio quindi orientarsi sul business che invece viene dalle ristrutturazioni e dalla riqualificazione energetica. Il settore al luce delle agevolazioni fiscali sta conoscendo un periodo di vitalità.  Le città stanno cambiando volto e con la crisi il tema del risparmio energetico è diventato una priorità. A questo si aggiunge il fattore dei cambiamenti climatici che hanno imposto all’attenzione la necessità di una riqualificazione delle città. Quindi riduzione dei consumi energetici, sicurezza antisismica e contro il rischio alluvioni è la nuova frontiera dell’edilizia come dimostrano i 7 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea all’Italia per la riqualificazione edilizia nell’ambito del programma di aiuti comunitari 2014-2020.

La riqualificazione del territorio significa non solo risparmio per le famiglie sulla bolletta energetica ma anche rilancio

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Edilizia, peso del fisco quasi triplicato in tre anni: tocca i 25 miliardi


FONTE: corriere.it

progettista«Il prelievo immobiliare è passato da 9 miliardi del 2011 fino a 25 miliardi euro» ovvero in tre anni è quasi triplicato. A sottolinearlo è il presidente di Assimpredil-Ance, Claudio De Albertis che rileva come si tratti di «una patrimoniale sulla ricchezza delle famiglie, che deprime i consumi interni» e colpisce «fortemente un settore già in crisi da alcuni anni». Per cui «serve una riforma della tassazione immobiliare, concentrata sulle rendite e non sul valore». Analizzando un caso specifico una ricerca Assimpredil-Ance evidenzia che a fronte di un investimento di 22.500.000 euro, lo Stato ha comunque un forte guadagno: se l’operazione ha pienamente successo l’Erario arriva a incassare, senza alcun rischio, oltre 7,2 milioni di euro, a fronte di un guadagno per l’imprenditore di 4,3 milioni di euro. Mentre se non si vendesse alcun appartamento, per lo Stato ci sarebbe comunque un gettito di 2,8 milioni di euro, con zero utili per chi ha fatto l’investimento.

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