Passa all’esame del Senato il disegno di legge sulla valutazione e sulla certificazione della qualità dell’edilizia residenziale.
FONTE: Edilone.it
Il provvedimento, che prevede l’istituzione di un sistema unico per la qualità dell’edilizia residenziale, ha l’obiettivo di armonizzare le disposizioni nazionali, regionali e degli enti locali relative alla valutazione dei requisiti delle costruzioni. Si applica alle nuove costruzioni, agli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo, nonché alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e di ampliamento degli edifici residenziali, compresi quelli di edilizia residenziale pubblica.
Al Sistema Casa Qualità possono aderire volontariamente i proprietari di edifici residenziali, anche al fine di poter accedere alle agevolazioni previste dal provvedimento. Le leggi regionali possono, inoltre, prevederne l’applicazione agli edifici ad uso direzionale e per uffici e agli edifici con altre destinazioni d’uso.
Il disegno di legge approvato dalla Camera prevede anche l’adozione di specifiche linee guida recanti i requisiti minimi del sistema casa qualità, i livelli di prestazione e i relativi metodi di verifica e di calcolo, il sistema di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione.
Quest’ultima deve comprendere una valutazione dei requisiti di eco compatibilità, efficienza energetica e di comfort – tenendo conto del grado di soddisfacimento di alcune caratteristiche, tra cui: protezione dal rischio di incendio, da intrusioni e atti vandalici; benessere ambientale, microclimatico e salvaguardia dell’ambiente; igiene e salubrità dell’aria; fruibilità di spazi comuni condominiali per l’infanzia e per attività collettive; confort acustico; grado di automazione degli impianti tecnologici; utilizzo e recupero di materiali riciclati o locali; risparmio di risorse quali quelle idriche e materiali da costruzione -.
La dichiarazione di rispondenza dell’immobile a questi requisiti deve essere presentata, unitamente alla domanda di rilascio del permesso di costruire o alla dichiarazione di inizio attività, alle Regioni che provvedono alla verifica e al rilascio della certificazione, tramite personale tecnico interno o esterno.
Apposite norme riguardano poi le agevolazioni a sostegno del settore immobiliare, destinate unicamente alle unità immobiliari che rispondono ai requisiti del sistema. In particolare, i comuni possano vincolare l’edificabilità di una parte delle aree del piano regolatore all’edilizia residenziale aderente al Sistema casa Qualità e possono, inoltre, prevedere riduzioni agli oneri di urbanizzazione e riduzioni di imposte e tasse comunali, qualora i soggetti interessati si impegnino ad applicare prezzi di vendita o canoni di locazione determinati sulla base di una convenzione tipo predisposta d’intesa con il comune. Infine, i comuni possono deliberare riduzioni delle aliquote dell’Imposta comunale sugli immobili (ICI) e, a decorrere dal 2014, dell’imposta municipale unica (IMU).