Orta di Atella: Ritorno al passato, o proiettata verso il futuro?


Il mio primo intervento di questa nuova stagione, non può che ripartire dalle origini, quindi dalla cronaca riguardante il mio paese.

Infatti, da più di tre mesi il problema principale che sembra assillare (e non a torto) l’intera popolazione (e non solo) è la questione PUZZA. In pratica la città è invasa da un’aria irrespirabile la cui causa viene attribuita, da parte dell’intera opinione pubblica, ad un centro di compostaggio presente nell’immediata periferia del paese. Questo non da ieri o da tre mesi, ma, da anni ormai! Fatto sta che da almeno una settimana, un decreto prefettizio ha sospeso le attività di tale ditta e la puzza sembra magicamente sparita

In casi come questi, in cui:

  • è dimostrato palesemente che viviamo in una terra priva dei diritti fondamentali che ci differenziano dalle bestie, quali la libertà ed il diritto alla salute;
  • un bimbo di appena sei anni è costretto a manifestare per le strade del paese per chiedere che gli venga concesso ciò che, invece, gli spetterebbe di diritto;
  • non si legge sui giornali lo sdegno delle istituzioni civili quali le scuole, la politica, le associazioni, ecc.;

l’atteggiamento più abominevole e stupido è proprio quello di chi chiede a coloro che manifestano una ovvia e naturale diffidenza e sfiducia nei confronti di tutto e di tutti, quale possa essere la soluzione a tale problema, come se l’ultimo stolto della terra possa riuscire ad ottenere ciò che non è stato in grado di realizzare chi

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