“I numeri sono necessari , solo se servono a dimensionare le soluzioni, altrimenti sono un semplice esercizio di memoria”, ha detto un famoso andropologo.
Stabilire che la raccolta differenziata è la soluzione per lo smaltimento dei rifiuti non è sufficiente, occorre individuare processi validi per dare valore al cittadino che collabora e si adegua alle direttive degli enti pubblici che governano i rifiuti.
In sintesi occorre documentare al cittadino come il vetro selezionato viene riciclato e con quali risultati economici ed ambientali.
La stessa cosa va fatta per la carta ed i cartoni, chiarendo quali sono i limiti tecnici al riciclo ed in caso di impossibilità per il riciclo classico in cartiera, prevedere la destinazione nel rsipetto dell’ambiente.
Il riciclo della plastica, deve essere anch’esso documentato e deve essere evitao l’errore di un ricclo per il riciclo, cioè impiegarlo per la produzione di manufatti che si deteriorano in pochissimo tempo.
Chi parla di ricilo a vampera è bene che sappia quali sono le prospetive per il riciclo.
Infatti per la carta ed il cartone, occorre prevedere che il riciclo è limitato dall’accorciamento delle fibre della celllulosa e che pertanto prevedere cosa fare alla fine del ciclo di recupero.
La situazione della plastica è più drammatico, il riciclo come sta avvenendo non è destinato a durare a lungo.
I manufatti ottenuti non hanno resistenza fisica specialmente nelle saldature.
Occorre utilizzare le plastiche in mescola per produrre polimeri nuovi.
La raccolta dell’umido deve avvenire solo una volta al mese.
Negli Stati Uniti, ci sono composter da mettere in casa che consentono il ritiro a lunga scadenza.
In Italia viene prodotto un tipo di AbioComposter, che consente di ritirare l’umido già stabilizzato e sterilizzato anche ogni due mesi.
Effettuare 12 ritiri l’anno piuttosto che 365, è la soluzione per il ritiro porta a porta dell’umido evitando costi insostenibili per il ritiro e d il successivo smaltimento.
I numeri contano se vengono utilizzzati per progettare soluzioni realistiche non già per un esercizio statitistico.
Vi ringrazio e mi auguroi sche si voglia dibattere sulle mie modeste indicazioni.
Bhè, a volte i numeri danno l’idea effettiva del problema…
“I numeri sono necessari , solo se servono a dimensionare le soluzioni, altrimenti sono un semplice esercizio di memoria”, ha detto un famoso andropologo.
Stabilire che la raccolta differenziata è la soluzione per lo smaltimento dei rifiuti non è sufficiente, occorre individuare processi validi per dare valore al cittadino che collabora e si adegua alle direttive degli enti pubblici che governano i rifiuti.
In sintesi occorre documentare al cittadino come il vetro selezionato viene riciclato e con quali risultati economici ed ambientali.
La stessa cosa va fatta per la carta ed i cartoni, chiarendo quali sono i limiti tecnici al riciclo ed in caso di impossibilità per il riciclo classico in cartiera, prevedere la destinazione nel rsipetto dell’ambiente.
Il riciclo della plastica, deve essere anch’esso documentato e deve essere evitao l’errore di un ricclo per il riciclo, cioè impiegarlo per la produzione di manufatti che si deteriorano in pochissimo tempo.
Chi parla di ricilo a vampera è bene che sappia quali sono le prospetive per il riciclo.
Infatti per la carta ed il cartone, occorre prevedere che il riciclo è limitato dall’accorciamento delle fibre della celllulosa e che pertanto prevedere cosa fare alla fine del ciclo di recupero.
La situazione della plastica è più drammatico, il riciclo come sta avvenendo non è destinato a durare a lungo.
I manufatti ottenuti non hanno resistenza fisica specialmente nelle saldature.
Occorre utilizzare le plastiche in mescola per produrre polimeri nuovi.
La raccolta dell’umido deve avvenire solo una volta al mese.
Negli Stati Uniti, ci sono composter da mettere in casa che consentono il ritiro a lunga scadenza.
In Italia viene prodotto un tipo di AbioComposter, che consente di ritirare l’umido già stabilizzato e sterilizzato anche ogni due mesi.
Effettuare 12 ritiri l’anno piuttosto che 365, è la soluzione per il ritiro porta a porta dell’umido evitando costi insostenibili per il ritiro e d il successivo smaltimento.
I numeri contano se vengono utilizzzati per progettare soluzioni realistiche non già per un esercizio statitistico.
Vi ringrazio e mi auguroi sche si voglia dibattere sulle mie modeste indicazioni.